Parco cittadino

continuo da Giardini in " sosta per pensare"

Era appena ritornata in città copo essere stata alla scuola di magia per un esame..come al solito l'aveva superato a pieni voti e come al solito sua nonna si tratteneva di più a parlare con gli altri maghi,mentre lei tornava subito a casa.L'esame si era basato sulle rune e sulla combinazione degli elementi principali...solo a ripensarci gli scoppiava la testa! camminava per il parco cittadino,fermandosi davanti a un distributore di lattine e prendendo un thè alla pesca,sedendosi sulla panchina li vicino e sorseggiando la lattina..
uff!...non faccio altro che fare esami,esami e ancora esami...e senza un minimo di soddisfazione dalla nonna
borbottava con aria seccata...ogni volta che passava un esame andava a dirlo tutta pimpante alla nonna,ma lei si limitava a dire "brava"niente di più.Mentre beveva il thè volse lo sguardo su una famiglia felice che passò davanti a lei..provava invidia per loro

Kaname camminava quasi invisibile per la strada evitando di incrociare qualsiasi sguardo...ripensò alla ragazza della sera scorsa e a come anche dopo che si erano lasciati non aveva potuto fare a meno di seguirla prima di vederla superare il cancello di casa sua...sospirò e la lunga frangia gli coprì ancora più il viso...poi inverosimilmente nell'aria colse di nuovo il suo odore e bastò a risvegliare tutti i suoi sensi di vampiro, i suoi occhi si colorarono di rosso vivido e per un'attimo credette di cedere alla fame poi si riprese e seguì il flusso...qualcosa forse gioia accompagnava i suoi gesti, aveva creduto di non incontrarla mai più...si avvicinò silenziosamente e posò lo sguardo su di lei e sul quel corpo minuto che non faceva che apparire nei suoi pensieri, per la fame quasi riusciva a disegnare la mappa delle vene azzurrine sulla sue guancie...continuò a guardarla vicino ma invisiblile ai suoi occhi..

Quella famiglia era composta da madre,padre e due splendidi sorelle gemelle,si tenevano tutti per mano e facevano ritorno a casa...parlavano di dover aiutare la mamma in cucina,apparecchiando la tavola e una volta finito di mangiare avrebbero giocato insieme,guardando un po di tv...una volta che si allontanarono da li,Sayuri sospirò e guardò il tramonto..era un po triste,desiderava anche lei avere quella felicità...poi nella sua testa gli apparve il volto di Kaname,chissà se poteva veramente rivederlo ancora una volta.Sospirò ancora una volta e borbottò..
uffa..sempre a sperare
finendo di bere e gettando la lattina nel cestino senza neanche guardare...fece canestro xD

la osservò e gli sembrò che lo sguardo di lei riflettesse i suoi pensieri...sembravano quasi velati, tristezza? si chiese...non potè sopportare di vedere la sua musa di felicità adombrarsi e ruppe ogni regola che si era imposto,uscì finalmente dal folto e disse sospirando...mmm centro perfetto...complimenti Sayuri^^ le sorrise

Dopo aver gettato la lattina sentì una voce melodica e soave si stava rivolgendo a lei...e quella voce l'avrebbe sentita e riconosciuta ovunque si trovasse! si voltò velocemente da dove era provenuta quella voce e quasi come in un sogno,ecco davanti a lei Kaname.Il suo volto triste lasciò posto a un viso raggiante..
K-k-kaname!!!!
disse tutta felice...le sue speranze di rivederlo si erano avverate e non poteva che ringraziare il cielo

Kaname sorrise e si rallegrò di veder rifiorire il sorriso sul suo viso...si avvicinò a lei e si sedette...alla fine ci siamo riincontrati... parlò stranito ma in realtà era più felice di quanto desse a vedere, forse stava rubando un po di quella sua felicità e se ne rattristò,era l'ultima cosa che voleva disse serio fammi una promessa Sayuri...sorridimi sempre, non mostrarmi mai il tuo lato triste... non voleva sapesse che la scorsa notte l'aveva seguita e che quella mattina anche... e si era accorto che anche su di lei poteva non comparire il sorriso...forse non l'avrebbe mai ammesso a se stesso ma quella ragazza lo teneva legato ad un filo,rosso e sottile, che la sua esistenza si era inverosimilmente legata alla sua...nel buono e nel cattivo avrebbe dovuto imparare a trattenersi con lei perchè era intenzionato a non abbandonarla più o il dolore che già lo opprimeva si sarebbe triplicato...avrebbe protetto quella ragazza e la sua felicità e così facendo si sarebbe assicurato anche i suoi sorrisi

Si,si ..te lo prometto,sorriderò sempre!
disse con tutta sincerità e sorridendo,mentre lo vedeva sedersi vicino a lei.Di solitò non si mostrava mai debole...si faceva sempre vedere forte,ma quando era sola e con nessuno in giro..beh, lasciava il sorriso da una parte per un momento..
non sai quanto mi fa piacere di averti di nuovo qui con me! pensavo che non ti avrei più rivisto
disse con le guance un po arrossite...sorpresa di se stessa per aver detto quelle cose,di solito non aveva il coraggio di dirle.Fissava i suoi stupendi occhi....ne era come ipnotizzata,il battiti del suo cuore erano un po accelerati...era bellissimo provare quelle sensazioni che aveva solo con Kaname

Edited by °_Dark Angel_° - 8/3/2009, 19:17

lo pensava anche lui, ma infondo nemmeno ne era stato certo...l'unica cosa di cui solo ora poteva rallegrarsi era avere avuto dinuovo la possibilità di starle vicino senza doversi nascondere...la guardò ma in quel momento non fu capace di rispondere al suo sguardo come realmente avrebbe dovuto, la guardò serio con una punta di rabbia e preoccupazione negli occhi rosso cupo...il ritmo accelerato di lei era per lui in quel momento come un'avvertimento...era evidente che anche lei era attratta da lui e che la sua felicità non permetteva ai suoi occhi così grandi di nascondergli ciò che provava...in quel battito, in quelle guancie arrossate, nel modo in cui lei lo guardava in realtà c'era solo male ed estremo pericolo per lei...non avrebbero potuto mai stare insieme, non che avesse calcolato le possibilità ma in quel momento quella certazza fu per lui come l'acqua ghiacciata, come una scarica dolorosa di elettricità...avrebbe potuto persino amarla, ma per il bene di lei, che ora faceva parte di lui, non l'avrebbe permesso...rispose anch'io lo pensavo...comunque non dovresti dire ciò Sayuri...ma è inutile che io te lo ripeta...devi capire da sola che sono per te solo un pericolo... distolse lo sguardo, fu incapace di trattenere ancora i suoi occhi marroni che lo guardavano espressivi...eppure avrebbe tanto voluto cancellare ogni pensiero che aveva appena formulato e rompere ogni schema...

A quelle parole sembrava che avesse davanti sua nonna,sbuffò all'idea e stando a braccia conserte disse..
uffa! lo so...anzi le so a memoria queste cose.....sembri mia nonna,la pensate alla stesso modo..io invece vi mostrerò il contrario!
disse determinata e guardando da un altra parte,quando si metteva in testa qualcosa non c'era verso di farle cambiare idea o a farla ragionare

la guardò e si accorse che anche lei aveva voltato lo sguardo da un'altra parte, allora le si avvicinò con il viso a pochi centrimentri dal suo e disse per quanti sforzi tu faccia la situazione non cambia...ma ciò che hai detto mi incuriosisce non poco...lascia che ti ponga questa domanda Sayuri.... giocò sulle parole aspettando a parlare come intendi cambiare questa realtà vivida e palese?..sentiamo... la guardò curioso e voglioso di conoscere la sua filippica o forse sperando che ciò che lei profetizzava si avverasse davvero

Sentiva la sua presenza vicinissima..si voltò verso di lui e si ritrovò il suo viso a pochi centimetri dal suo.Avvampò e fissava i suoi occhi ,imbarazzata e sentendo la sua bellissima voce soave..
I-io.....al momento sono accorta di idee,ma non mi arrendo certo per così poco!
rispose velocemente e rivolgendo lo sguardo da un altra parte..sempre più rossa e mettendo il broncio..
...tutti pensano che siete più pericolosi delle altre razze...la verità è che non sanno nulla di voi,vi considerano dei mostri solo perchè vi nutrite di sangue,ma anche se fosse rimanete sempre e comunque delle persone!....e voglio che un giorno possano capirlo tutti,smettendo di essere così crudeli con le altre razze poco desiderate
disse con voce alterata..erano le frasi che avrebbe voluto dire a tutti coloro che detestavano i vampiri e le altre razze con cui provavano lo stesso odio

le sorrise divertito nonostante una vampata di adrenalinache lo percosse per quella piccola effusione di sangue sulle guancie di lei...il suo sorriso cambiò poi in espressione assorta, ascoltò le sue parole analizzandole ritmicamente, analizzando ogni respiro, ogni pausa che aggiungeva per rendere quel piccolo discorso importante e deciso nonostante la sua voce tremasse...avrebbe voluto prenderla tra le braccia , ma continuò ad ascoltare...ascoltare quelle parole cariche di compassione per lui e per la sua razza, di indigniazione verso tutti quelli che li discriminavano e anche lui per un attimo sentì quansi di avere n cuore, sepolto da qualche oscura profondità...quando finì le sorrise protettivo poi molto lentamente le si avvicinò e le prese delicatamente il viso tra le mani ghiacciate e bianche e lo avvicinò al suo, poi le baciò una guancia vicinissimo alla sua lebbra e le disse allontanandosi...mia piccola Sayuri...non ho bisnogno della tua fragile compassione, la nostra razza ha vissuto sempre in codesto modo, le tue parole non cambieranno la realtà vera e cruda, e nemmeno i vampiri smetteranno di nutrirsi della vita altrui..ma io ti ringrazio perchè sei stata capace di farmi sentire calore anche se solo per poco...ti ringrazio perchè mi hai fatto sentire per ciò che veramente potrei essere... le sorrise caloroso...mi fa ben il calore...mi rende felice il tuo... dettò ciò non si accorse di tenere la mano intrecciata alla sua

Sentì un brivido lungo la schiena quando le prese il viso con le sue mani..candide come la neve e fredde come il ghiaccio...ma il brivido più forte fu quando le sue labbra si posarono su una sua guancia....rimase sorpresa e immobile da quel gesto,ascoltando con fatica quello che gli disse...quanto desiderava poter cambiare veramente le cose..anche se doveva inpiegarci tutta la vita!doveva almeno provarci.Ciò che gli disse la lasciò senza parole,era rossissima e non sapeva che dire,incantata dalle sue parole,dal suo sguardo e da quella vicinanza così dolce e mortale allo stesso tempo.Strinse la sua mano e lo guardò nei suoi occhi rossi..
sono più che felice di averti dato questo calore....io voglio poterti aiutare Kaname,voglio che tu sia felice
disse sorridendo dolcemente,voleva veramente aiutarlo e voleva che restasse al suo fianco il più tempo possibile...pazzia avrebbe pensato qualcuno,ma ormai Kaname aveva stregato il suo cuore e non poteva fare a meno di lui..

sentì la sua mano e le sue parole dolci e quasi sentì male al presunto cuore che forse aveva sempre avuto...avrebe potuto lui imparare ad amare un'esistenza tanto fragile ed effimera?..era ciò che più ora gli premeva la coscienza e la mente...in realtà si vergognava di se stesso, della sua esistenza e dei timidi sentimenti che iniziavano a farsi largo dentro di lui...intrecciò bene le dita nelle sue stringendo piano quella fragile mano pallida ma non come la sua...fatto ciò la strattonò dolcemente verso di lui in modo che lei si appoggiasse completamente al suo petto e posò il mento sul suo capo...se solo avesse potuto spingersi oltre..imparare ad amarla standole lontano...non sprecò quegli attimi per aggiungere futili parole che sminuivanoo la bellezza del momento, eppure dentro soffriva, soffriva ed averla così vicina non faceva altro che farlo a pazzetti mille volte...ma guarda ora le parti si sono ribaltate...sei tu che proteggi me...eppure sei così piccola e fragile... sorrise ma in realtà lei non potè vederlo ancra in quella protettiva posizione

Nel suo cuore ci fu come una grande esplosione...era poggiata sul petto di Kaname e sentirlo così vicino a lei le dava una sensazine indescrivibile...era felicissima che poteva scoppiare a piangere per la felicità.Non sapeva quanto poteva essere rossa...ma si sentiva bollire le guance! rimase ferma per qualche istante,come se era paralizzata...alla fine affondò la testa contro il suo petto,appoggiando con l'altra mano dietro la schiena per abbracciarlo e sorridendo alle sue parole..
Kaname..
sussurrò dolcemente il suo nome